23.6.13

Perle nascoste della cucina tedesca

Lo sanno tutti ed è riconosciuto in tutto il mondo: la cucina italiana è da sempre nell'Olimpo delle cucine. Amata da tutti, imitata da tanti (con successo da pochi), la cucina mediterranea manca sempre tanto all'italiano che si trova all'estero. L'italiano in questione, expat per scelta o per necessità, si trova ogni giorno di fronte al dramma del "cosa metto sotto i denti in questo posto?": i più sprovveduti (e forse anche coraggiosi) si intestardiscono sul voler mangiare italiano, scoprendo poi con amara tristezza che il cibo italiano servito all'estero di italiano non ha proprio niente. E c'è chi, invece di rassegnarsi a ingurgitare una carbonara fatta con formaggio e prosciutto, si lancia sulla cucina del posto. Bene, quest'ultima è senz'altro la soluzione migliore. Non solo perchè si assaggiano i cibi degli altri Paesi, ma perchè ci si scopre ad apprezzarli davvero.

La cucina tedesca, per esempio, è stata per me una piacevole scoperta. Abbandonate paste, pizze, lasagne e tiramisù, quando mi trovo in Germania mi trastullo con le specialità teutoniche, tanto da essere arrivata ad una malata relazione con alcune di esse.
Innanzitutto, se vi capita di trovarvi nella terra dei crucchi non potete non assaggiare le loro kartoffeln. Se la Germania è considerata la patria della birra e delle patate un motivo ci sarà: completamente diverse da quelle italiane, hanno un gusto e una croccantezza che ve le farà amare al primo boccone, e quando tornerete nel Bel Paese non sarete più in grado di gustare quelle nostrane, che detto tra noi sanno proprio di calzino bagnato.
Se la birra è il loro forte, conviene davvero provarla. Vi delizierete nel sorseggiare le migliaia di tipi diversi di bionda, scura, forte, leggera, del sud, del nord, insomma, per provarle tutte ci vorrebbe una vita. Meglio farsi consigliare da un tedesco doc, che sa il fatto suo.
La carne è un altro pezzo forte della cucina tedesca: da provare assolutamente le loro polpette (buletten) e le salsicce, che costituiscono il fulcro dell'alimentazione di un tedesco. Dimenticatevi il wurstel, nome che effettivamente non esiste nel vocabolario tedesco e che invece in Italia si spaccia per tipico: non solo il nome ma nemmeno il gusto e la consistenza possono eguagliare il germanico wurst, di cui esistono dozzine di varietà (bianche, con le erbe,...) che loro gustano in mezzo ad una pagnotta condito con senape, e che si trova ad ogni angolo di strada per pochi euro.
Altra piacevole scoperta sono state le Knoedel, dette anche dumplings in inglese, ossia degli gnocchi di farina e patate dalla consistenza della mollica di pane, solo più gommosa, e gli spaetzle, gnocchetti di farina frequenti anche in Trentino e Sud Tirol,, entrambi che accompagnano solitamente la carne, specie quella di maiale le prime.
Cibo irrinunciabile per me è il Bretzel, tipo di pane semidolce dall'inconfondibile forma ad anello: non potrei più vivere senza di lui. Come non potrei più vivere senza la remoulade, salsina simile alla maionese con erbette che viene gustata con il pesce, l'Apfelschorle, succo di mela frizzante, o l'Apfelmus, sorta di mousse di mela che i tedeschi mettono su tutto, dalle crepes (buone...) alle patate (non oso tanto), o talvolta accompagnata da una crema di vaniglia (questo è il mio modo preferito). Nota bene! L'apfelmus è conosciuto solo nella Germania del nord in quanto cibo di origine svedese, mentre nella Germania dell'ovest non hanno idea di cosa sia.
In inverno, inoltre, le città tedesche si popolano di mercatini di Natale, nei quali è possibile assaggiare i dolci tipici, quali le liebesapfel, le mele dell'amore, cioè mele ricoperte da uno strato di dolce sciroppo di fragole, chiamate cosi per il loro colore rosso, o la gebackene banane, banana appunto, fritta e cosparsa di apfelmus o di crema di vaniglia.
E infine il mio preferito, il dolce degli innamorati: il lebkuchen herz, il biscotto allo zenzero a forma di cuore sul quale sono scritte frasi d'amore. La più gettonata? Ich liebe dich, ti amo, che fa sempre un gran piacere ricevere.
Infine, spenderei due parole per il kebab. Che sembra non c'entrare niente con la cucina tedesca ma ha molte più cose in comune con la Germania di quanto non pensiate. Il kebab infatti, o meglio detto doener kebab, è stato inventato da un turco che viveva in Germania (la comunità turca è un quarto della popolazione tedesca). Tale cibo è stato poi esportato in tutto il mondo, un po' come la pizza. Come la pizza però, che è buona ovunque ma a Napoli è sublime, così non si troverà mai un kebab più buono di quello che si potrà assaggiare in Germania. Provare per credere.

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